Imposter di Cait Levin: Un Viaggio tra Codice, Identità e Coraggio

Copertina del libro Imposter di Cait Levin

Nel suo romanzo d’esordio per ragazzi, Imposter, Cait Levin ci accompagna nella vita di Cameron Goldberg, una studentessa delle scuole superiori alle prese con un nuovo corso di informatica. Ma il vero cuore della storia va ben oltre le righe di codice: Imposter esplora temi profondi come il senso di appartenenza, le insicurezze legate all'identità e, soprattutto, la sindrome dell’impostore – quel sentimento paralizzante di non essere abbastanza bravi, anche quando lo si è davvero.

Cameron è una protagonista in cui molti giovani lettori possono riconoscersi. La sua lotta interiore, il bisogno di trovare il proprio posto nel mondo e la sfida di credere in sé stessa, sono raccontati con sensibilità e realismo. Levin intreccia abilmente il linguaggio della programmazione con le emozioni dell’adolescenza, offrendo un racconto coinvolgente e ispirante, soprattutto per chi si sente fuori posto in contesti scolastici o tecnologici ancora troppo spesso dominati da stereotipi.

Un aspetto particolarmente rilevante di Imposter è il messaggio rivolto agli educatori. Cait Levin incoraggia gli insegnanti a non sottovalutare mai l’importanza dell’inclusività in aula e a riconoscere che, dietro il silenzio o l’insicurezza di uno studente, può nascondersi un grande potenziale. Il suo consiglio agli insegnanti è chiaro:

“Ascoltate davvero i vostri studenti. Spesso chi sembra non partecipare o è troppo timido per parlare ha le idee più brillanti. Create spazi in cui ogni voce possa emergere, soprattutto quelle più insicure. A volte, tutto ciò che serve è qualcuno che dica: ‘Tu puoi farcela.’”

Con Imposter, Cait Levin lancia un messaggio potente: anche quando ci sentiamo “impostori”, siamo esattamente dove dovremmo essere. E con il giusto supporto, possiamo brillare.